Vicino stammi distante! Questo è ciò che direbbero centinaia e centinaia di famiglie italiane quando si trovano in situazioni in cui i rumori molesti non riescono a fargli godere la propria proprietà in pieno per colpa dei rumori, degli odori, dalle vibrazioni o dai fumi prodotti dal vicino di casa.
Adesso andremo ad analizzare cosa dice la legge in tal caso, e vedere chi ha torto e chi ha ragione, ed anche come si calcola quand’è che viene superata la soglia limite del rumore provocato dal vicino.
È bene ricordare sempre che arrivare alle mani(come spesso mi è capitato di sentire dopo anni di lavoro come geometra)è sempre sbagliato è si passa SEMPRE dalla parte della ragione a quella del torto.
L’art. 844 del codice civile prevede che:
“1° comma
Si possono impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni , i rumori, gli scuotimenti derivanti dal fondo del vicino che superino la normale tollerabilità.
2° comma
Nell’applicare tale norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà e può tenere conto della priorità di un determinato uso”
Quindi secondo la legge non viene vietato a nessuno di produrre rumori, basta che questi rumori non superino la normale tollerabilità
Ma qual è la tua o la mia “Normale Tollerabilità” ?!?
In caso di controversie, il limite viene determinato dal giudice di volta in volta, tenendo conto delle condizioni dei luoghi e delle attività normalmente svolte in un determinato contesto produttivo e delle abitudini della popolazione locale(Cass. N. 6534/85)
Qualora sorga una controversia sul superamento del limite della normale tollerabilità, il giudice affiderà ad un esperto il compito di verificare se il limite sia stato superato o meno.
“Il vicino è troppo rumoroso? I giudici hanno deciso che…
I giudici hanno elaborato un preciso criterio per valutare quali emissioni di rumore debbano essere consentite e quali vietate.
Le immissioni del vicino eccedono la normale tollerabilità se hanno un’intensità che superi di oltre 3 decibel il rumore di fondo. In pratica, il rumore di fondo è una sorta di “tara” che si devono sottrarre quando si debba valutare se le immissioni di rumore siano lecite o meno.
(si sono attenuti al criterio appena esposto il Tribunale di Milano 10/12/1992 ed il tribunale di Monza 4/11/1991)
Ricordiamo sempre che l’estremo massimo in situazioni difficili con il vicino è il tribunale, è il giudice; mai arrivare alle mani o peggio, si passa dalla parte del torto e si passano seri guai!
Un ultima cosa, quando ci si trova come vicino una fabbrica che rispetti la legge (come distanza dal centro abitato ecc.) il giudice, non sempre, ma spesso, darà ragione alla fabbrica, e più che difendere la fabbrica difenderà i suoi lavoratori.