La TAV è il treno ad alta velocità che consente ai passeggeri di muoversi a velocità molto elevate su delle linee ferroviarie appositamente costruite e dedicate.
La popolazione italiana e mondiale si divide intorno a questo argomento, specialmente per quanto riguarda la tratta di costruzione della TAV in Val di Susa, dove appunto è nato il movimento NO TAV. La TAV permette ai passeggeri di viaggiare a velocità superiori ai duecento chilometri orari, consentendo di raggiungere mete distanti in poche ore; in Europa molti sono i Paesi che hanno già sviluppato molti tratti ferroviari di TAV, come Spagna, Portogallo e Francia.
Il treno ad alta velocità raggiunge maggiore velocità su linee ferroviare costruite appositamente, perchè i nuovi tracciati posseggono caratteristiche geometriche differenti, specialmente per quanto riguarda le curve che sono molto ampie e permettono di non perdere la velocità acquisita nelle zone di rettilineo.
Molto spesso vengono adattate anche linee preesistenti, modificando i tracciati e fornendo le apparecchiature adatte; inizialmente i treni ad alta velocità si rivolgevano ad un pubblico costituito da passeggeri di alto livello, offrendo prestazioni di alta classe, come bar e ristorante, avendo come unico scopo quello affaristico.
Con il passare del tempo e poichè i trasporti sono diventati di massa, è stato necessario adeguare i prezzi dei treni ad alta velocità ai passeggeri che volevano usufruirne, pertanto il target è stato abbassato, con servizi meno lussuosi.
In Italia il progetto TAV è cominciato a partire dai primi anni novanta, prevedendo una spesa di quindici miliardi di euro, grazie a capitali privati, ma in realtà adesso i capitali da spendere sono diventati trentadue miliardi e le linee ferroviarie non sono ancora ultimate e sono tutti a carico dello stato italiano che deve provvedere alle spese.
Proprio sui costi elevati che comporta la costruzione di queste linee ferroviarie e sull’impatto ambientale che si produrrà, la popolazione italiana si divide tra coloro che sono a favore della costruzione dei treni e coloro che invece fanno parte del NO TAV, i quali portano giuste motivazioni per contrastare la costruzione di questa linea ferroviaria che dovrebbe collegare Torino con la città di Lione.
La prima motivazione ruota intorno al prezzo per costruire questi treni e la ferrovia, infatti il costo sarebbe di 40 miliardi, 5 mila euro al cm, con i quali si potrebbero costruire altre cose più importanti ed utili come ospedali e scuole per bambini.
Il pretesto che i favorevoli alla TAV portano avanti riguarda il fatto che il Piemonte venga isolato dai collegamenti con la Francia, ma questo non è affatto vero in quanto il Piemonte è dotato di ottime infrastrutture che gli permettono di essere in collegamento con il resto d’Europa.
Il movimento NO TAV è composto da persone derivanti da molteplici estrazioni sociali.
Ci sono gli abitanti della Val di Susa che sono contro per ragioni ambientaliste, ci sono i sindaci dei vari paesi interessati al passaggio della TAV che si vedono minacciati in quanto la val di Susa è una zona turistica di notevole affluenza, ci sono professori universitari, esperti di istituti di ricerca che parlano con dati di fatto, dimostrando che i danni ambientali sarebbero superiori ai benefici derivanti dalla velocità nei trasporti.
La TAV spacca l’Italia perchè i costi elevatissimi potrebbero essere investiti in altri tipi di investimenti fatti con più criterio, in quanto non c’è bisogno di costruire un treno ad alta velocità che colleghi in poco tempo l’Italia alla Francia, se poi in Italia non si viaggia bene e la Salerno-Reggio Calabria dev’essere ancora ultimata dopo tantissimi anni.
Inoltre i NO TAV insistono sui problemi ambientali che può comportare la costruzione delle ferrovie, infatti nella zona in cui verranno effettuati gli scavi si trovano molte miniere di uranio che se portate alla luce potrebbero causare danni alla popolazione locale; oltre a ciò anche l’acqua rischia di essere inquinata perchè i lavori possono contaminare le sorgenti presenti nell’aera circostante.
Invece, coloro che sono a favore della costruzione della TAV, portano come pretesto il fatto che può costituire un rilancio economico del Paese, in quanto può creare nuovi posti di lavoro e può costituire uno snodo fondamentale che collega la Francia all’Italia. La questione è ancora aperta, chissà come si risolverà nel tempo.