Il Salva Casa Lazio: una svolta normativa per il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio

Scopri come la proposta di legge regionale punta a semplificare i cambi di destinazione d’uso, regolarizzare gli abusi edilizi e rilanciare il settore costruzioni nella Regione Lazio.


Introduzione

Nel panorama normativo italiano legato all’edilizia, la Regione Lazio si distingue per l’introduzione di una proposta di legge che recepisce e amplia il Decreto Salva Casa, emanato dal Governo nel 2024. Questa proposta si pone come uno strumento fondamentale per semplificare e razionalizzare le procedure edilizie, favorendo il recupero del patrimonio esistente, il contrasto all’abusivismo edilizio e l’efficienza amministrativa.

In questo approfondimento vedremo nel dettaglio le novità più significative del Salva Casa Lazio, con un focus sui cambi di destinazione d’uso, sull’accertamento di conformità e sulla fiscalizzazione dell’abusivismo. Analizzeremo anche il contesto nel quale questa riforma si inserisce e i potenziali impatti per cittadini, tecnici e pubbliche amministrazioni.

Il contesto: tra rigidità normativa e bisogno di semplificazione

Negli ultimi decenni, il settore edilizio in Italia è stato fortemente condizionato da una normativa stratificata e spesso di difficile interpretazione. Le difficoltà nell’ottenere titoli abilitativi, la discrezionalità delle amministrazioni locali e la complessità dei procedimenti hanno spesso rallentato o addirittura bloccato interventi di manutenzione, recupero o riqualificazione urbana.

In particolare nella Regione Lazio, dove insistono migliaia di edifici realizzati in modo irregolare o con difformità parziali, emerge da anni l’esigenza di una normativa più chiara e accessibile. Il Salva Casa Lazio nasce proprio con l’obiettivo di fornire risposte concrete e tempestive a questa necessità.

Cambi di destinazione d’uso: più libertà, meno burocrazia

Una delle novità più rilevanti introdotte dalla proposta di legge è la semplificazione dei cambi di destinazione d’uso. In passato, tali interventi richiedevano spesso permessi complessi e autorizzazioni multiple, anche nel caso in cui non fossero previste opere edilizie.

Con il Salva Casa Lazio, viene riconosciuta la possibilità di effettuare cambi d’uso urbanisticamente rilevanti all’interno della stessa categoria funzionale (es. da magazzino a laboratorio o da negozio a ufficio) mediante una semplice SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Questo vale anche per cambi tra categorie funzionali diverse, purché compatibili con gli strumenti urbanistici comunali.

L’obiettivo è quello di favorire il riuso del patrimonio edilizio esistente, specialmente nei contesti urbani più fragili, evitando consumo di suolo e incentivando la rigenerazione urbana.

Accertamento di conformità: sanatorie più semplici e certe

Un altro pilastro del Salva Casa Lazio riguarda la disciplina dell’accertamento di conformità. Attualmente, chi ha effettuato interventi edilizi in assenza o difformità dal titolo abilitativo può presentare domanda di sanatoria solo se dimostra la doppia conformità: rispetto delle norme urbanistiche sia al momento della realizzazione che al momento della richiesta.

La proposta regionale introduce un importante correttivo: la conformità al momento della richiesta diventa il criterio principale, rendendo sanabili molte più situazioni rispetto al passato. Sarà inoltre previsto un iter più trasparente, con tempi certi per l’esame delle pratiche da parte dei Comuni e sanzioni proporzionate alla gravità delle violazioni.

Questa riforma potrebbe dare un impulso decisivo alla regolarizzazione di migliaia di immobili, molti dei quali attualmente in un limbo giuridico che ne limita la commerciabilità e l’utilizzo.

Fiscalizzazione dell’abuso: quando non si può demolire

In alcune circostanze, l’intervento edilizio non può essere sanato perché in contrasto con le norme vigenti. Tuttavia, se l’abuso non comporta pericolo per la pubblica incolumità o danno a terzi, il Salva Casa Lazio prevede l’applicazione del principio della fiscalizzazione dell’abuso.

In concreto, al posto della demolizione si potrà optare per il pagamento di una sanzione pecuniaria, che sarà utilizzata per opere pubbliche di riqualificazione urbana o per il recupero di aree degradate. Si tratta di una misura di equilibrio tra legalità e realismo amministrativo, che consente di affrontare situazioni consolidate senza aggravare ulteriormente la macchina burocratica.

Un’opportunità per i Comuni e per i professionisti del settore

Il Salva Casa Lazio non si limita a semplificare la vita dei cittadini, ma offre anche nuove opportunità per i Comuni e per i tecnici professionisti. Le amministrazioni potranno contare su procedure più snelle e su un quadro normativo chiaro, che riduce la discrezionalità e il rischio di contenziosi.

Per geometri, architetti, ingegneri e periti, si apre una fase di forte richiesta di consulenza, progettazione e supporto alle pratiche edilizie. L’aggiornamento professionale sarà fondamentale per cogliere tutte le potenzialità offerte dalla nuova legge.

Il percorso legislativo e le prospettive future

La proposta di legge regionale è attualmente in discussione presso la Commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio. Se approvata, costituirà uno degli interventi più significativi in materia edilizia degli ultimi anni nella regione.

I promotori auspicano un’approvazione rapida, accompagnata da campagne informative rivolte alla cittadinanza e da linee guida operative per gli uffici tecnici comunali. Il successo della riforma dipenderà infatti anche dalla sua corretta applicazione sul territorio.

Conclusioni

Il Salva Casa Lazio rappresenta una svolta concreta e attesa per il settore edilizio regionale. Grazie alla semplificazione dei cambi d’uso, alla riforma delle sanatorie e alla fiscalizzazione dell’abusivismo, la proposta si pone l’ambizioso obiettivo di riattivare il mercato immobiliare, favorire la legalità e migliorare la qualità urbana.

Per i professionisti del settore, è il momento di prepararsi a un nuovo scenario operativo, in cui competenza tecnica e aggiornamento normativo saranno la chiave per accompagnare cittadini e imprese verso una edilizia più regolare, efficiente e sostenibile.

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